Botox in medicina estetica: 4 cose che devi sapere

Che sia per apparire più giovane o più semplicemente per distendere dei segni di espressione marcati, ricorrere al botox è una pratica sempre più diffusa. Il processo di iniezione della tossina botulinica è nato nel 1973 grazie alle ricerche di Alan Scott, oftalmologo che iniziò a usare questo genere di interventi per curare lo strabismo.

Nel 2002 divenne parte integrante della medicina estetica, in primis per favorire il miglioramento temporaneo delle rughe di espressione. La tossina inibisce il rilascio di acetilcolina, bloccando la manifestazione di spasmi, tic facciali e smagliature. Il suo utilizzo è molto sicuro e i benefici duraturi nel tempo. Ecco i 4 dettagli più rilevanti da sapere a riguardo:

1. L’età non è importante. Il botox non riduce esclusivamente i segni del tempo, poiché anche una ragazza giovane con segni di espressione molto marcati può trarne beneficio.
2. Il dosaggio varia da persona a persona. Sarebbe conveniente evitare trattamenti standard, perché potrebbero non essere bilanciati adeguatamente. Inoltre, gli effetti non sono immediati, ma sono necessari dei giorni di completo riposo (evitando palestra o di strofinare la zona interessata) per poterli notare con chiarezza. La mancanza di espressività, che gli allarmisti denunciano, è da imputare solo a dosaggi sbagliati.
3. Gli effetti durano mediamente 5-6 mesi. Per mantenere risultati ottimali, è necessario evitare il fumo, eccesso di alcol, eccessiva esposizione al sole e stress, che potrebbero compromettere quanto ottenuto.
4. È di vitale importanza ricorrere esclusivamente a personale specializzato, evitando l’estetista improvvisato. La competenza del medico è fondamentale, perché qualora fosse iniettato nel punto sbagliato del muscolo, il botox può paralizzare una parte del viso. In ogni caso, i suoi effetti sono reversibili e permettono di recuperare gradualmente la padronanza del movimento.