La mastoplastica additiva classica risulta essere una delle operazioni di chirurgia estetica più diffuse. Essa prevede il semplice inserimento della protesi e presenta due possibili posizionamenti: sottoghiandolare (sopra il muscolo) o sottomuscolare. In quest’ultimo caso, negli anni si è diffusa la variante Dual Plane. La tecnica risulta meno invasiva, ed è ideale per donne dalle mammelle svuotate per dimagrimento o gravidanza, ma con tessuto mammario solido.
La Dual Plane è la più recente in termini di nascita, essendo nata negli anni ’90. I miglioramenti apportati hanno riguardato la qualità del risultato, la velocità nella guarigione e la stabilità nel tempo. Quando si esegue un intervento di questo tipo, viene creato uno spazio sotto il gran pettorale, incidendo le sue inserzioni basse. La protesi viene coperta in buona parte dal muscolo, scivolando verso il basso e appoggiandosi alla ghiandola mammaria. Il nome deriva dalla posizione che la protesi stessa assume all’interno del torace, venendo coperta in parte dal muscolo e dalla ghiandola, creando quindi un doppio piano d’appoggio.
Quali sono i vantaggi dell’intervento Dual Plane? Innanzitutto, i risultati sembrano del tutto naturali, dal momento che la protesi scompare alla vista e al tatto. Essa è protetta, assestandosi infatti sia sotto il muscolo che sotto la ghiandola. Il pettorale infatti, nel caso dell’inserimento sottomuscolare, non la lascia scivolare al livello inferiore (sulla mammaria) rimanendo quindi troppo in alto. Nello stesso tempo, in caso di contrazione del muscolo, la protesi rischia di essere spinta in alto e lateralmente, deformando il seno.
Le donne più sportive non dovranno temere un calo di prestazioni, dal momento che l’intervento Dual Plane non interessa le inserzioni chiave del pettorale (sterno e clavicola).
Le regole base per un risultato naturale riguardano in primis la scelta della grandezza della protesi in base alla misura base del seno e del torace. Allo stesso modo, è consigliata specialmente se la donna non possiede una ghiandola mammaria troppo spessa e che necessita, di conseguenza, un aiuto supplementare dal muscolo. Una protesi morbida rende l’intervento Dual Plane meno difficile da affrontare.
La poca invasività permette un recupero rapido, consentendo di poter tornare dopo una settimana all’attività lavorativa (a patto che sia di poco impatto). Entro 5-6 settimane sarà concesso effettuare anche le più impegnative per braccia e torace.
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